domenica 29 aprile 2012

tubi che passano

a volte le parole rendono tutto piu' facile... in tutti i sensi... ad esempio, la prima volta che ebbi a che fare con una casa da finire, scelte le porte mi dissero che di li' a poco sarebbero venuti a "posarle".
E io immaginavo che sarebbero arrivati, le avrebbero dolcemente "posate" e sarebbero tornati sui loro passi... invece c'hanno messo una settimana, stuprando muri e facendo una moltitudinedi quei gesti che gli artigiani fanno per vendicarsi del mondo... ce ne fosse una che si posava dolcemente... nessuna entrava di giustezza, e naturalmente la colpa era sempre dei muri... del tempo, del governo... e naturalmente MIA... che non avrei divuto comprare quella casa, l'unica al mondo a cui nessuna porta s'adattava.. in un'altra casa, piu' di recente, durante le opere di ristrutturazione, l'idraulico mi chiese fare le tracce dove lui aveva segnato il passaggio dei tubi... io, affascinato da sta cosa che i tubi passano... passano ... passano... e dentro ci sara' acqua che passa... passa,,, passa... vista la resistenza che le mie mani opponevano alla mazzetta ed allo scalpello... feci perdere le mie tracce... e adesso non si sa che giro facciano i tubi... e l'acqua prima di arrivare si fa un bel giretto nel gange... poi l'elettricista mi disse che quella casa era difficile da mappare per i punti luce... che era ombrosa di suo... come i nodi dell'esistenza... cazzo... ho beccato anche l'unico elettricista filosofo shopenaueriano che ci fosse in giro... E' stato in quei giorni che ho capito di essere cugino di mio cugino... e che la vita sono tubi che passano, e punti luce a gettare luce sui nodi ombrosi. E porte che vanno posate con cura, prima di venire aperte... o chiuse... 
buongiorno...

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