lunedì 2 aprile 2012

carezze di primavera

la trama e l'ordito che la primavera sta lentamente tessendo sotto di noi in un tappeto fatto di timide striature verdi che il sole coltiva senza fretta risvegliando odori ed insetti arrivati per cancellare, a poco a poco, il turgido inverno che sopravvive dietro i nostri occhi, rende piu' facile una cosa che spesso e' meno facile di quanto sembri... cioe' dire che siamo ancora qui... ci siamo ancora...
ieri sera ho aspettato il momento di andare in scena stando fuori all'aperto, avvolto in una nuvola di aria dolce e rarefatta... con un filo di vento ad accogliere il mio filo di fumo ed il mio filo di pensieri ondivaghi... e la musica a venire si nutriva del mio essere li' sapendo che se fosse infanzia tra poco arriverebbero le giostre, con i loro altoparlani esausti a diffondere canzoni fuori moda e fuori luogo, come quelle che piacciono a me, con il mio essere fuori moda e fuori luogo ovunque, con le mie panchine dove sto seduto accanto alla nonna ed agli amici che l'hanno raggiunta troppo presto...
amo le dediche del giorno dopo... li ringrazio per essere entrati in punta di piedi, come sempre, dentro la musica che ho suonato, ed averla animata con le loro sapienti mani a gocare con le mie...
invece di concentrarmi, e fare il vuoto, io, prima di suonare, faccio il vuoto perche' loro possano entrare e stare comodi ad ascoltare da dentro di me...
ringrazio molto Valentina, Fabrizio, Simone, Alex e Max per la bella serata... poi il pubblico in sala, e quello mio, interiore, sempre presente con i suoi applausi come carezze di primavera...

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