domenica 29 aprile 2012

memoria

memoria è come trascinare a te
un treno di cose andate, incrostate all'oblio,
con un lungo filo, teso e sottile...
facile che si spezzi
facile non vederlo più...
memoria è quando era fresco, nella tua infanzia
e il sole giovane ti sfiorava gli occhi senza bruciarli...
quando il tempo correva meno forte di te
e restava indietro, fisso sulla tua nuca...
memoria è quando ritrovi il filo
e tiri a te quel groviglio
in cui i cocci di cose vere
si sono saldati ai sogni...
memoria è quando capisci come è andata
e perchè è andata così, quella volta, con lei...
che era lei, ed era tutto il mondo, in quel tempo...
memoria è la sua voce che ti racconta,
che rilegge a memoria, rimescola a caso
quelle tre parole, giocate ai dadi,
per dirti come è andata, e perchè è andata.
E perchè ha gettato in aria i dadi
confusi con la pioggia e il vento,
nascosti dal furore ubriaco del sole
che ne ha cancellato il verdetto...
memoria è quando il tempo
ti nasconde le ragioni
ma non le voci, i gesti e le emozioni...
memoria è quando sai,
ma vorresti essere smentito...
quando non sai,
e vorresti sapere...
memoria è quando senti
nel bianco ronzio dell'orecchio
quel coro di voci come fresca aria del mattino
che ti canta chi sei, chi sei stato, chi eri...
e chi erano loro, gli altri, gli altri da te, gli altri come te...

memoria è quella voce di tua madre,
che ti canta e ti parla senza più tendere
quel filo lungo e sottile
che si fa beffe delle leggi del tempo
in un presente remoto, 
lontano e imminente...

memoria sono io
che mi parlo come fosse domani
mentre è già oggi, ed è ancora presto per tacere.
... E aspettare che arrivi la lumaca gigante...

memoria è una lumaca gigante
troppo lenta per inseguire il tempo
troppo grande per un filo...
teso
lungo
e sottile...
ma eterno come un attimo perduto per strada

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