domenica 29 aprile 2012

go east

quella striscia striata di mare all'orizzonte sta prendendo tono, quel tono autorevolle di vago disincanto che hanno le cose belle quando si ritrovano dopo un lungo sgualcirsi in un letto fuori stagione dove si finisce per fare da sfondo ingrombrante ed inquietante alle cose umane, che si volgono altrove aspettando senza troppa convinzione.
E' un lungo viaggio, qui, quellio che il mare fa in inverno per tornare ad invadere d'azzurro gli orizzonti di chi li guarda... a me piacciono le cose che hanno un'espressione dimessa, mi piace il mare in inverno, prima che il sole lo indori con il suo make up... il mare in inverno parla, racconta... osserva... in estate tace, brilla e si lascia ammirare, si lascia desiderare... ma in estate ha quell'aspetto fiero di chi ha ritrovato se' stesso...
mio cugino ha deciso di volgere ad oriente, per ritrovare se' stesso attraverso le filosofie di vita orientali... io gli ho detto che se va verso est con convizione e non si ferma, alla fine trova se' stesso per forza... perche' ritorna qui... pero' si ritrova di spalle, e se si gira di scatto puo' essere una brutta esperienza vedersi con la faccia scarnificata dei grandi viaggiatori che da sempre, nella storia dell'umanita', sono tornati da lunghi viaggi ritrovando tutto uguale ed irreversibilmente diverso...
buonguorno...
go east, young people... find yourself in troubles and takin' it easy

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