domenica 29 aprile 2012

mi interrogo sempre

davanti ad un caffe' stamattina ho sentito uno che ha ripetuto piu' volte una frase diretta ad una tipa che se ne stava andando... diceva... prima di fare una cosa io mi interrogo sempre... direi che e' un aspirante saggio, fa bene ad interrogarsi... io invece quando mi interrogo finisco sempre per darmi un brutto voto, a scuola beccavo addirittura non classificato, e per consolarmi mi interrogavo da solo su cosa significasse non venire classificati... mi rispondevo prendendomi tempo, con calma, che non stavo dentro quella classe, quella materia, e in fondo dentro un cazzo di niente... ero bravo a raccontarmi le cose... 

mio cugino, quando si interroga sui nodi spinosi della sua ondivaga esistenza, si fa venire uno dei suoi mali psicosemantici, tipo non ho capito la domanda... oppure... ci sono cosi' tante risposte dentro di noi che alla fine mi viene il riflusso gastrofageo... oppure cita bob dylan... the answer, my friend, is blowin' in the wind... 
io per consolarlo gli cito guzzanti quando dice... la risposta e' dentro di noi... solo che e' sbagliata... 
amo le risposte sbagliate, perche' alla fine trovano sempre il modo per essere giuste, prima o poi, e' solo una questione di tempo... 
E se non trovi la risposta devi stare calmo, perche' se decidi di seguire il cuore e l'intelligenza emotiva per trovare una risposta c'e' il rischio che il noto enunciato "va dove ti porta il cuore" si trasformi in " va dove ti porta il colon"... come spesso capita a mio cugino...
Io sto calmo.
E vado... e basta
buongiorno...
andate e bevetene il cappuccino... colon permettendo... senno' tripla vodka macchiata soia, perche' il latte e' un veleno

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