domenica 8 aprile 2012

sbicchierata e consapevolezza

non so se una sbicchierata tra amici faccia parte o no del cammino verso la consapevolezza... ma di qualcosa fa parte di sicuro... adoro i discorsi seri, che partono accorati e poi piano piano vegono fatti a pezzi dai sorsi e dalla santita' del demone di bacco... stemperati nelle carezze irriverenti dell'ironia, e tutto si colora di tutto... e capisci come la tua vita, e quella degli altri, e' piena di pozzanghere che hanno la dignita' di grandi oceani... oppure sono solo pioggia in disuso... si parla della musica che hai dentro, delle cose andate e di quelle a venire, di quella poesia che hai letto e che sapeva gia' tutto di te... poi qualche sorso, e sei in viaggio dentro il viaggio delle cose che il tuo amico ti sta raccontando... e ti accorgi che quella verso la consapevolezza non e' una strada, ma una danza di cui conosci solo quei tre passi che cotinui a sbagliare perche' ti ostini a farli senza la leggerezza del riderci sopra quando li sbagli... il vino lo adoro, ma quello che mi affascina di piu' sono i bicchieri... quei grumi di vetro incapaci di riflettere qualunque cosa senza deformarla in quella tinta violacea, e rileggerla diversa ogni volta... sono oggetti inerti, fino a quando non li rovesci e li riempi... allora si animano, come la chitarra quando la prendi in braccio... come un libro quando lo apri...
e' bello quando qualcuno dice: - Vorrei dire una cosa, ma non mi sembra il caso...- Poi si riempie il bicchiere e la dice, vera o finta che sia... giusta o sbagliata che sia... e si ride, o si piange, o si cambia discorso sapendo che in fondo c'e' un unico grande discorso che tutti vorremmo concludere con la consapevolezza... ma che per fortuna ogni volta ci sfugge... allora ci mettiamo tutti li' a ridere provando a fare la faccia che ha una persona consapevole...
buongiorno... dai provate a fare la faccia di uno che ha capito

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