sabato 24 dicembre 2011

aramaico

‎... non so voi, ma io gia' da piccolo mi chiedevo se i re magi, per essere arrivati cosi' tardi, si fossero attardati all'autogrill sprofondati nell'angoscia del dubbio su quale scegliere tra quei panini meravigliosi che in aramaico antico dovevano avere nomi ancor piu' suggestivi... buongiorno

democrazia

quando mi hanno chiamato dall'ospedale mi hanno detto che mi avrebbero messo in lista per l'intervento... arrivato il momento io mi sono presentato, mi ero preparato il discorso... ma loro mi hanno depilato, addormentato e stagliuzzato... ditemi voi se questa e' democrazia...

alcuni dicono

Alcuni dicono di andare per la maggiore, ma io vorrei ricordare loro che quella è una tonalità che nasconde qualche insidia e a volte suona un po' algida... quasi quasi stiamo meglio noi che siamo solo figli di un do minore...

lago

mi piace l'umida indifferenza del lago... lui sembra non curarsi minimamente della tua presenza, svolge la sua accidiosa mansione senza che a noi sia dato sapere perchè... è un'acqua che arriva per restare e prendersi spazio attorno, ma poi si lascia scivolare via senza resistere... è un'acqua di silenzio sospeso... il fiume che se la porta via lo fa con un'uggia di malinconica nostalgia che gli rimane addosso finchè non arriva a tuffarsi nel mare, che se la beve e la digerisce con il sale dei suoi succhi gastrici... poi la usa per levigare le onde... 
mi piacciono i laghi a perdita d'occhio...
i laghi a piccolo specchio d'acqua
i laghi vinti dal tempo
i laghi dipinti
i laghi che rubano alle foglie
i laghi che ti guardano di nascosto
e sanno già tutto di te 

clair de lune

La prima volta che sentivo parlare degli ingegneri del suono pensavo che fossero scienziati che progettavano viaggi interplanetari ottenuti tramite sapienti manipolazioni di onde sonore... poi invece ho scoperto che quello che fanno e' far diventare piu' belle possibile musiche brutte, piu' o meno come me quando cerco di infilarmi una bella camicia... oppure sciupare con make up sciagurati cose che gia' da sole risplendono di luce propria... c"e' un mio amico che suona leo browuer con la chitarra classica, e va bene gia' cosi', appena sveglio con gli occhi gonfi e i capelli scarruffati... una volta, a roma hanno messo il chorus al trombone di roberto rossi (grande musicista) mentre suonava lament di jj johnson... Lui certo non l'aveva chiesto... E' chiaro che ci sta tutto, nella musica, ma e' come se avessero messo il distorsore a debussy quando suonava il clair de lune... no?

fare il bravo

giuro che non ho mai obbedito, da piccolo, quando mi chiedevano di fare il "bravo", e la colpa e' di mia sorella che studiava i promessi sposi e nelle pause mi raccontave delle bravate dei bravi di quel fetente di don rodrigo... quelli erano delle carogne al servizio di satana, ed erano senza scrupoli... io rimanevo impressionato dalla cattiveria in letteratura, e a quelli li' gli avrei mandato contro zorro in persona... magari una piccola zeta sul culo anche a don abbondio... e magari anche agli untori e... perche" no... gia' che c'era una svegliatina anche alla provvidenza, che ci mette tutte quelle centinaia di pagine a farsi viva... no?

trombone immaginifico

quando muoiono artisti immensi come bob brookemeyer mi viene da chiedere a dio o chi per lui perchè cazzo non si possa mettere una clausola a sta cosa del trapasso... vabbè che magari gli faceva comodo per comporre e arrangiare qualcosa di meno smielato per i cori degli angeli... ma cazzo, poteva chiederglielo ugualmente lasciandocelo qui, no?... forse è perchè non avrebbe saputo come fatturare... o forse è perchè vuole sentire da più vicino il suo trombone immaginifico... chissà

mai dare per scontato

mai dare per scontato un caro amico... e' una contraddizione in termini...

quando non vogliamo scendere nei particolari a proposito di um argomento spinoso diciamo che e' meglio "stendere un velo pietoso"... cosa molto saggia... ma ti costa molto, perche' bisognerebbe avere un armadio pieno di veli pietosi, e non e' che li trovi gratis... poi se uno ci tiene un po' non e' che si puo' presentare li' e stendere un velo pietoso tarocco... ad esempio adesso che e' natale, se...

non natale

‎... fedor dostojewsky, william faulkner, john steinbeck, virginia woolf, james joice, j. d. salinger, ernest hemingway, oscar wilde, paul auster, john fante, charles bukowsky, jorge luiz borges, garcia marquez, don pablo neruda, federico garcia lorca, jorge amado, isabel allende, josè guimarraes rosa, marcel proust, jean paul sartre, roland barthes, wolfgang von goethe, thomas mann, robert musil, herman hesse, luigi pirandello, italo svevo, elio vittorini, giorgio manganelli, italo calvino, umberto eco, 
alessandro baricco, andrea de carlo, niccolo' ammaniti, margareth mazzantini, milena agus, erri de luca, tonino guerra...
a tutti loro io auguro un NON natale di cuore...

vero

vero che mi credi
vero che non mi credi
vero che c'e' un tempo
vero l'inganno del tempo
vero il mio passo distratto
verso sera, verso casa

propositi per il nuovo anno

propositi per il nuovo anno: dobbiamo ricordarci di dire alla repubblica ceca di stare in orecchio, che arriva la fine del mondo... altrimenti quelli ci marciano, fanno finta di non accorgersi di niente e rimangono i soli a popolare cio' che resta del nostro pianeta e della nostra civilta'... magari si siedono anche sulla mia panchina, che sicuramente sopravvivera'

coda dell'occhio

mio cugino ha fatto un corso per imparare a leggere con la coda dell'occhio... voglio farlo anch'io... sono curioso di sapere come si fa a girare le pagine...

Xmas tale I


una volta, da piccoli, io e mia sorella, all'insaputa dei genitori, la notte di natale, abbiamo deciso di fingere di andare a dormire presto e invece ci siamo piazzati dietro un armadio ad aspettare babbo natale. Non ricordo cosa fece mia sorella, ma io mi addormentai dopo aver resistito a lungo... caddi a terra e mi procurai un bel bernoccolone natalizio. Di quell'omone barbuto e dei suoi doni manco l'ombra... pero' non tutto il male venne per nuocere... al mattino, dietro l'armadio, trovai una tesserina plastificata rossa con sopra scritto "santa claus gold card".
Ci misi qualche anno a capire cosa fosse, ma quando mi resi conto che quella era la carta di credito illimitato di babbo natale seppi che non c'era piu'bisogno di essere stati buoni per ricevere il dono desiderato a natale, e nemmeno in qualsiasi altra festa comandata. Cosi' pian piano mi feci ogni sorta di regalo... l'ultimo fu una ferrari nera modello zorro che mi fu consegnata da montezemolo in persona... l'anno prima avevo fatto venire eric clapton a cantare e suonare una versione lenta e bluesy di "in ginocchio da te" di gianni morandi a mia mamma che sonnecchiava sulla sua poltrona sorridendo e forse rimpiangendo la versione originale.
Babbo natale e' un tipo molto distratto, un po' come il suo... datore di lavoro... ma un giorno si accorse di aver perso la carta e la blocco', cosi', non solo non potevo piu' farmi regali "regali", ma sparirono nel nulla anche tutti quelli che mi ero fatto fin li'...
Mi resta il dubbio di essermi sognato tutto... forse potrebbe anche essere cosi'... ma allora perche' mia mamma continua a cantare con voce roca "in ginocchio da te" mimando, nelle pause, dei lick blues con le mani su una stratocaster immaginaria?... e come mai tutti gli anni per le feste mi arriva un mega-maritozzo in un'elegante confezione rossa con sopra il cavallino rampante?... Vai a capire

Xmas tale II

quand'ero piccolo la vigilia di natale non si mangiava un cazzo... non ho mai capito perchè... dicevano che era un fioretto, ma io di fioretto conoscevo solo quello di zorro... alla messa di mezzanotte si sentivano chiaramente le pance gorgogliare, il prete pero' secondo me mangiava, perchè sennò non avrebbe potuto bere il vino della liturgia, a stomaco vuoto... io dico che la gente si stordiva col digiuno per favorire lo sballo mistico... una volta ho dato un morso ad una statuina del presepe, pensavo fosse di marzapane... era un mugnaio dall'improbabile facciona rosea... che di palestinese non aveva niente... per anni ha fatto bella mostra di sè nei presepi successivi senza un braccio... uno dei tre re magi, invece, mi stava molto sul cazzo, aveva la faccia smaronata e rimaneva sempre indietro... io pensavo: " se non ci vuoi andare chi ti obbliga?... stai a casa tua e regna tranquillo con la tua mirra, che poi chissà a cosa gli serve a lui, che è nato adesso e quelle robe lì non le capisce..."... dono simbolico, direte voi... già... più o meno come quando a me hanno regalato un gatto silvestro di porcellana... a voi l'interpretazione di questo simbolismo natalizio... in ogni caso vi auguro sentitamente di uscire incolumi dalle libagioni delle feste, quelle gioiose riunioni familiari dove si abbraccia e si bacia con affetto anche il lontano zio appena uscito di prigione dopo aver scontato trent'anni per aver squartato un vigile urbano che lo stava multando per divieto di sosta... auguri... ma guardatevi le spalle

martedì 13 dicembre 2011

scarpe su misura

‎... magari mi metto silenziosamente seduto vicino un alberello giovane e slanciato, come faceva la mia nonna... chissa'... a volte, per osmosi inversa, potrebbe succedere che lui diventi un bell'alberone maturo e dal fusto... generoso... ed io invece... non sarebbe male, a parte quella storia delle radici... ti parte una fortuna solo per farti fare le scarpe su misura...

guardo e capisco

stracci di nuvole che il cielo inghiotte poi rigurgita animato da un vento inquieto che lo gratta e lo scuote senza pace... io guardo e capisco

sole diafano

la neve brilla al sole diafano dell'inverno pur sapendo che il prezzo da pagare e sciogliersi e finire come acqua sporca che fatichera' a trovare la strada di un qualunque rigagnolo che la porti al mare... ho conosciuto e conosco persone disposte a farlo ed a pagare il prezzo... le incontro sempre, e vorrei trovare un modo sempre nuovo per dir loro... grazie

medley

Il gusto degli imbianchini quando fischiano le loro medley interminabili nel vuoto delle stanze dalle pareti nude e' sopraffino... sentire "quando" di pino daniele modulare gia' al secondo verso in "dimmi quando tu verrai"... poi " i migliori anni della nostra vita" loopato all'infinito cambiando tonalita' a seconda del fiato rimasto... Da grande voglio fare l'arrangiatore per medley da imbianchini... oppure proprio l'imbianchino...

vergogniadi

‎"non mi vergogno di quello che dico, e non mi vergogno di quello che non dico"
cit. mio cugino (che non esiste)

halleluyah

io non ho senso di orientamento e di occidentamento e di nordamento... solo senso di sudamento anche d'inverno... dio, o chi per lui, benedica chi ha inventato il navigatore satellitare... d'altra parte l'italia e' sempre stata terra di poeti, santi e navigatori... cosi' oggi c'e' un proliferare di poeti telematici, icone digitali di santi piu' o meno laici e navigatori GPS... halleluyah... come dicevano hendel e jeff buckley

caro santa claus

caro santa claus... io e te dobbiamo regolare una questione una volta per tutte... quand'ero piccolo ti scrissi una letterina in cui ti chiedevo gentilmente, visto che non t'avevo mai chiesto niente prima, di far morire il mio compagno di banco che mi dava sempre i morsi alla mano destra mentre scrivevo... già era un casino con quel pennino. l'inchiostro e il calamaio, poi ci si metteva anche lui coi suoi morsi del cazzo... non era tanto il dolore, quanto il fatto che facevo scempio del sacro quaderno, al quale secondo la maestra dovevamo devozione assoluta... cosa ti costava spingere un bottone e farlo morire... tic... invece no, non l'hai fatto, e in più non mi hai nemmeno risposto... allora io e te abbiamo chiuso, a meno che tu per natale non rimedi imponendo, per tutta la durata delle vacanze, un'allergia al trapano al mio caro vicino di casa... in caso contrario le nostre strade si dividono per sempre... tu e le tue renne da una parte e io e le mie dall'altra...

beh

beh... oggi c'e' da invidiare quelli che fanno il ponte... anche se gli consiglio di fare attenzione perche' se il ponte lo aprono per far passare le navi rischi di precipitare nel vuoto e atterrare direttamente sul posto di lavoro... magari in pigiama, oppure vestito da trekking...
In ogni caso a me il ponte non e' mai venuto bene, neanche quando da bambino ce lo facevano fare in palestra

piccole perle

piccole perle dei miei bimbi a scuola:
"l'amicizia non finisce mai, cioe'... finisce ma poi dopo comincia..."
" a scuola si puo' dire di no... invece a casa non si puo' dire..."
"se sei invisibile non ti vedono, ma dio si'..."
"mio zio sa tutte le risposte dei libri di compiti..."

ranghi

Se vuoi che il tuo presente non diventi in futuro un oscuro passato alzati e prendi a morsi la vita... goditela ora, che poi ci pensa il tuo dentista a farti rientrare nei ranghi

rosario

quando si nasce bisognerebbe capire subito qual'e' il senso della vita... ma tu sei appena nato e non sai leggere i segnali stradali, cosi' imbocchi una direzione a caso senza sapere bene se e' senso unico, strada senza uscita, corsia preferenziale dei taxy o divieto assoluto di esistere e respirare... sono tutti li' a cambiarti il pannolino e nutrirti amorevolmente che si dimenticano di aiutarti a scoprire che la vita, se ha un senso, e' un senso alternato, e tu devi soprattuto stare attento a non scontrarti con chi viene in direzione opposta... 
mio cugino ha fatto un frontale con uno di foggia, non l'aveva visto sbucare ai centottanta da una curva insidiosa... ora sa a memoria tutto il rosario in pugliese... io speriamo che me la cavo

terrazzo interiore

‎... il fatto che ancora non piova (autocit.)... non significa che non stia piovendo... dentro di noi non piove, a meno che non lo desideriamo... dentro di noi possiamo evocare i caraibi, i manti innevati che sbiancano il sole, il fitto di un bosco dalle scure ombrosita' appena violate da spruzzi di luce, aridi deserti, oceani a perdita d'occhiio o cime che svettano sui mari bianchi di nebbie assopite...
dentro di noi non piove, se non lo vogliamo... possiamo uscire a spasso senza ombrello e stendere tranquillamente i panni sul nostro terrazzo interiore...

esosi

tu mi fai continuamente il processo alle intenzioni... se si va avanti cosi' dovro' assumere un avvocato intenzionista, di quelli intenzionalmente esosi ed inaffidabili...

guard rail

c'è chi viaggia il mondo cercandoselo in fondo alle tasche, e c'è chi, costretto in angusti recinti, vola alto lo sguardo verso ampi e luminosi orizzonti...
io vorrei spezzare una lancia a favore degli uni e degli altri... ma il fatto è che io non ce l'ho una lancia, ho solo una vecchia toyota... sarà per un'altra volta, cioè per un'altra curva... buonanotte, e occhio ai guard rail, che piove

disappunto

due estati fa sono stato punto su una mano da una vespa... (una congiura fiat-piaggio)... tremenda esperienza... ho suonato per un mese con la sensibilita' di mike tyson... io e quella vespa dovevamo avere una grossa divergenza su qualcosa, perche' lei piu' che avermi punto mi ha "disappunto"

sembrano

... ho sognato che il Natale mi aveva colto di sorpresa, e non mi rimanevano che pochi minuti per comprare regali per tutti i miei congiunti, i miei amici... i miei compagni di viaggio di ogni sorta... allora ho imboccato una via a caso, e sono entrato in un negozio a caso, l'unico che avesse l'aria di non voler venderti niente. Nei sogni i commessi dei negozi a caso hanno facce casuali, con un'unica espressione, sempre stupita, come se tu fossi il loro primo cliente da decenni. Nei sogni in quei negozi ci sono articoli improbabili, di nessuna apparente utilità... cose come valigie da sera, scarpe da pinzimonio, ventagli da forca, avanzi di balera... cose così... cose che solo nei sogni hanno un senso, da aggiungere agli altri cinque che già abbiamo.
Ho comprato tutto, stavo per uscire quando ho visto, in alto, sullo scafale più scafato, quello che era giusto come regalo da fare a me stesso... nei sogni fare regali a se stessi non è considerato egoismo... a patto che però sia veramente ciò che ti serve davvero.
Si trattava di un paio d'occhiali di foggia pugliese... Osvaldo Pugliese era un grande del tango, e portava occhiali fatti così... sì, ma questi non avevano lenti, erano occhiali per chi ha occhi lenti... senza lenti... erano occhiali per vedere cose che non ci sono, ma che ci saranno...
Li ho inforcati, usando due forchette... ho spalancato gli occhi, usando due palanche... e ho guardato... prima l'immagine era confusa, ma poi a poco a poco tutto sì fatto chiaro: c'era Babbo Natale che pascolava le sue renne libere di non volare più, c'erano famiglie riunite attorno a tavoli imbanditi solo dello stupore di ritrovarsi con sguardi di una luce sempre nuova, e non necessariamente quella del riverbero degli addobbi luminosi.
Poi... guardando meglio... laggiù in fondo... proprio in fondo... c'ero io, visto da dietro.
Sono strani, i sogni... se non sei allenato a sognare...
Sono strane le cose... se non sei allenato a guardare...

                                         

domenica 4 dicembre 2011

sette nani

capire l'altro significa capire l'oltre, l'oltre te stesso... i guai cominciano quando vai troppo oltre... fai tutto il giro e ti ritrovi davanti uno di spalle, guardi bene e... cazzo, sei tu visto da dietro... nessuno si riconosce per quel che è, visto da dietro... guardarsi da dietro è un esercizio pericoloso, soprattutto per i nervi ottici... vabbè si può usare uno specchio, ma, come è ben noto, gli specchi mentono... pensate anche solo allo specchio della perfida regina nella favola di biancaneve...
oddìo... non ho mica capito dove volevo andare a parare con sto discorso... boh, forse volevo arrivare ai sette nani... sì, perchè non ho mai capito come mai erano così felici di andare a lavorare in quella miniera... secondo me in realtà era un bordello per superdotati... vabbè, magari trovavano qualche diamante, ma se li sputtanavano tutti, e questo spiega la modestia delle dimensioni della loro casa... e spiega anche perchè non insidiavano biancaneve... ok basta, dai...

omero

oggi mi prende così... sai quando ti poni quelle domande da un milione di dollari?...
mi chiedo:.. ma se un blasfemo è uno che dice una bestemmia allora polifemo è uno che ne dice tante ma con un occhio solo?... vai a capire...
Buongiorno, anyway... 
no, aspetta... ce n'è un'altra... ma omero era quello lì che se gli spostavi un accento si trasformava da osso in scrittore mitologico avvolto nel mistero?...

lord mac

ho sognato che incontravo paul mc cartney all'autogrill sillaro ovest, e mentre mangiavamo un camogli lui mi diceva che più che ad un chitarrista io somigliavo al suo omeopata... non sapevo se dispiacermene o esserne lusingato...

stimoli

i cani esplorano ogni angolo... sono continuamente alla ricerca di nuovi... stimoli

per caso

poesia è quando quello che vedi ti finisce nel sangue...
quando il cielo continua nel buio...
quando la vita passa dalle tue parti...
e ti incontra per caso...
e il caso si accorge di te...

capita...

capita di assistere a scene di ordinaria disperazione... di quelle che ti si aggrappano alle viscere, e non ti mollano finchè non trovi una risposta dentro di te, ma che è, come diceva guzzanti, sbagliata... 
capita di vedere le facce di gomma della gente che indossa un'elegante indifferenza tanto per non sporcarsi, per non coinvolgersi... capita di avvicinarsi a chi è disperato in modo goffo ed incerto, senza sapere cosa fare...
capita di aver la sensazione di dar solo fastidio, di intromettersi senza che questo sia richiesto... capita di avvertire un senso di frustrazione... capita che finisca per mancarti il fiato, fino a che non ti accorgi di cogliere, in un rantolo confuso di voce afona, qualcosa che suona come un grazie di esserci, comunque...
allora ti ricordi che quando è capitato a te di essere disperato non sapevi come esprimere la tua gratitudine a chi, nonostante tutto, era lì con addosso il suo semplice esserci...
capita...

birra

‎... mmm... un cielo saturo, che trattiene la pioggia con una sinistra e silenziosa promessa... gli anziani con le loro sagge ossa scricchiolanti si sono già messi al lavoro per predire oltre sei metri di neve...e noi freschi di bisturi gli diamo manforte... sarà un manto di bianca apocalisse, la gente non uscirà per mesi di casa, ci sarà il blackout, si faranno caterve di figli destinati a non trovare lavoro...chi ha una turbina da giardino e sa come usarla anche senza corrente acquisterà un potere assoluto, io gli giurerò fedeltà eterna purchè mi aprano la strada per andare a saccheggiare le tabaccherie in cerca di sigari toscani modigliani... poi, quando la neve se ne andrà, si troveranno delle mummie congelate di russi in maniche di camicia nel centro storico...
poi, quando la neve se ne andrà, i re magi si disincaglieranno da gambettola e ci porteranno finalmente la birra... l'oro glie l'avranno già rubato a covignano, e l'incenso non l'ho mai sopportato... 
Buongiorno, todavia... non fate come me che ho tolto il nylon che avvolge la gommapiuma nei moon boot, ho scoperto che invece serve, se non vuoi camminare in un acquitrino...

giovedì 1 dicembre 2011

DUE


DUE

Parole fitte come una nebbia in pianura
suoni confusi nell'ovatta,
gente che incontri e non ti vede,
gesti mescolati,
ogni faccia una storia,
ogni smorfia una vendetta,
ogni passo un viaggio,
ogni angolo una meta.
Due cani,
che camminano di sbieco
braccati dalle mappe dell'olfatto.
Due sedie, 
lasciate lì a gonfiarsi di freddo.
Due scarpe spaiate,
una adulta e l'altra bambina.
Due mani fredde
una tua e l'altra di chi non c'è.
Due parole in gola,
rauche come la nebbia,
che salgono e si fermano
... salgono e si fermano...

poi la musica
che esce fuori forte
come un'emorragia
e allaga tutto.

riff


un riff di basso è qualcosa che scolpisce l'aria... stasera ho suonato il basso... sentire quelle note larghe che appena le hai suonate si posano a terra dopo un volo corto all'altezza del ventre è una cosa a cui non sono abituato... ti sembra di aver a che fare con gli ingranaggi di ciò che sostiene la musica... più o meno lo stesso effetto che deve fare il trapano al mio vicino di casa... vabbè, buonanotte... faccio riposare i polpastrelli che pulsano

RSM now


Aggiornamento di stato... nel senso di STATO, cioè quello in cui vivo:
San Marino ha aggiornato i suoi confini.
Ora confina a nord con la Finlandia e a sud con il Brasile. I cittadini del sud hanno tutti una seconda casa a Fortaleza, dove passano le vacanze tra carnevale e balli acrobatici.
Quelli del nord invece passano l'estate sui mille laghi finlandesi a godersi il fresco e a pescare gamberi d'acqua dolce. Nel tempo libero, sia a nord che a sud, si lavora sodo.
Il nuovo segretario alle finanze e bilancio Charles Bukowsky è il diretto responsabile dell'improvvisa ed inattesa ripresa economica che ha portato l'antica repubblica ben oltre gli antichi splendori; ha concordato con il premier italiano Monti un decreto che impone ai cittadini un tasso alcolico obbligatorio che non deve scendere mai sotto l'1%, astemi inclusi, ha richiamato spregiudicati investitori provenienti dall'intera comunità europea per produrre e commercializzare una nuova versione del mitico amaro TILUS potenziato con un taglio di malvasia e vodka ucraina ed aromatizzato al tartufo di mare.
Il tenore di vita si è impennato sino a diventare quasi un... soprano. 
Nelle scuole si insegnano lingue nordiche e caraibiche e l'influenza massiccia di culture diverse ha dato vita nelle nuove generazioni ad un modo di pensare aperto ed ondivago, mentre i vecchi sono ancora fermi a Gaspard Monge e Alberoni.
Sembra però non correre buon sangue tra il segretario Bukowsky e il neo insediato alla cultura e pubblica istruzione onorevole Little Tony... sembrano non condividere la stessa visione di rock'n roll...
Vabbè... non si può avere tutto, dai... anche la nuova legge sui pensionamenti a sorteggio non è che convinca tanto, se sei sfigato e non azzecchi il numero rischi di continuare a lavorare anche nell'aldilà...

martedì 29 novembre 2011

tardi


nebbia spaesata e poco convinta di poter filtrare l'occhio di fuoco un po' stanco del sole autunnale... panchina di legno le cui fibbre sono sature del freddo della notte e lo comunicano al mio nobile deretano ed alla mia schiena ancora tumefatta da uno storto dormire... intorno c'e' una di quelle atmosfere un po' inquiete, con gente che richiama cani e bambini, guarda l'ora su scintillanti orologioni implacabili poi decide che e' tardi... e' tardi... ormai tardi per tutto... ma perche' ci deve sempre essere qualcuno che decide che e' tardi?... quante cose belle facciamo nei momenti che e' tardi... cose che hanno tutti i crismi di un benessere eterno... credo che quando avremo a che fare con l'eternita' dovremo rivedere un po' sto concetto di "tardi"... e credo anche che quello del ritardatario, mestiere che qui e' svilito e sottopagato, una volta di la' sara' molto ambito e rispettato, perche' cazzo, il riposo eterno a pensarci bene non ti passa piu'... Buongiorno in ritardo

fuori pasto


a volte ti dicono certe cose che sono sacrosante come gli alberi che circondano una scuola... ho sentito un tipo che dopo aver detto che lui il cappuccino FUORI PASTO non lo beve si e' messo ad esternare su sta faccenda dell'economia... ha detto che l'economia e' tutta un'invenzione dell'uomo in quanto essere egoista e venale, che adesso siamo condannati a combattere con questa nostra creatura che ci affama e ci mette gli uni contro i dui... che un giorno tutto finira' e torneremo a sopravvivere con quello che riusciremo a trovare sul nostro pianeta ormai grullo... una simpatica apocalisse da bar... il barista alla fine ha detto "amen" toccandosi le palle... e pensare che io credevo che economia significasse quando gridiamo forte i nostri nomi e c'e' l'eco... Buongiorno (con l'eco)

cose così


I trombonisti muovono la mano sulla coulisse come se quello fosse l'unico gesto possibile...
nel gesto inevitabile che si fa per ottenere una nota da uno strumento si coglie una specie di istinto animale dell'anima che non sta esattamente dentro le leggi di un automatismo ottenuto con anni di studio... c'è qualcosa di più... qualcosa che somiglia ad una ribellione, ad una vendetta contro la nostra condizione di esseri ancorati al suolo, che non possono volare...
lo stesso gesto l'ho visto fare a chi accarezzava coi polpastrelli una parete che aveva appena intonacato... ad un bambino che si strofinava gli occhi guardando la sua bicicletta caduta in terra... ad un vecchietto col cappello che mandava soavemente affanculo la nebbia...
cose così. 

correre


correre... correre forte con la mente tra immagini sfocate che sfilano via veloci, col sangue che pulsa agli occhi, con in bocca un sapore antico, con le mani congelate in un gesto contratto... correre forte, poi fermarsi a respirare un pensiero che si dilata e ti allaga il cervello... lo senti che ti cola giù sulle tempie, ma non fai in tempo a metterlo a fuoco che ne arriva un altro, prepotente ed invadente, di quelli che non si fanno scrupoli ad aggrapparsi alle tue meningi... cazzo, avevi un impegno e l'hai mancato anche oggi... fanculo...

venerdì 25 novembre 2011

domandone


‎... c'è chi nuota in un mare di certezze e chi coltiva ogni giorno il suo orticello di dubbi, nel primo caso devi avere cieca fiducia nei tuoi polmoni, nel secondo devi saper convincere le pianticelle a crescere sane così tanto lontano dal mare... se tu chiedi ad una certezza se si ritiene tale lei ti risponde "non c'è DUBBIO"... se fai la stessa domanda ad un dubbio lui ti risponde "non ne sono CERTO"... qui sta la differenza... oppure anche no... se vi pare.
Il mio recentemente acquisito cugino che governa attualmente l'italia secondo voi deve avere più dubbi o più certezze?... domandone

improvvis'azione

questa non e' male... Un tipo m"ha detto: " E' difficile la musica che suonate voi... il jazz... fate tutta quell'improvvisazione... cioe' a turno fate qualcosa all'improvviso (improvvisa-azione)... e' difficile anche da capire..."... infatti...

paesino caratteristico

un mio vicino di casa, pur sapendo che io non amo parlare del più e del meno (preferisco il per e il diviso), mi raccontava di un paesino caratteristico che ha visto st'estate in vacanza: "Sai Roberto... uno di quei paesi piccoli che però hanno tutto... la loro piazza, il campanile, la chiesa... e quelle stradine che non sono asfaltate, ma hanno il suo LATRATO..."... cazzo voglio andarci anch'io!...

martedì 22 novembre 2011

salutisti


adoro i salutisti... quelli che escono di casa apposta per salutare chiunque incontrino con ampi gesti e sorrisoni sgranati, e che se incontrano qualcuno che conoscono esplodono nel saluto reiterato, un mega loop di ciaoo_ciaooo_ciaoo-come-stai_ciao-come-stai... una specie di trillo festoso che lascia attonito il malcapitato che ne è oggetto... adoro i salutisti, quelli che ti salutano anche da dietro, anche di rimbalzo da dietro un angolo...
adoro i salutisti... quelli che scoppiano sempre di... saluto

gatti


‎... i gatti sono capaci di un'immobilità estrema, ma vigile e reattiva agli stimoli improvvisi... s'infilano in spazi angusti e da lì guardano il mondo... salgono più in alto possibile e da lì guardano il mondo... scendono in basso in anfratti improbabili e da lì guardano il mondo... i gatti sanno sempre dove andare e cosa guardare del mondo, che poi per loro non è come lo pensiamo noi... sono agili e insofferenti della lentezza esasperata delle cose umane... si assopiscono ogni volta che trovano un motivo credibile per farlo, si spalmano in un posto comodo e dall'odore rassicurante, chiudono gli occhi e dormono il vuoto del tempo... quando si svegliano credono ciecamente in un aldilà felino di cui sanno già tutto... obbediscono a ciò che gli insegniamo per dimostrarci che se volessero potrebbero vivere a fianco del nostro passo... attraversano la strada all'ultimo momento davanti alle macchine perchè sennò non c'è gusto... da anziani cominciano somigliarci, ma per fortuna la morte li rapisce in tempo...
chissà come si chiamerebbero i gatti se avessero potuto scegliersi da soli un nome per la loro specie?... chissà da dove gli viene quel loro sguardo acuto e frastornato?...
chissà cosa starà pensando in questo momento dosto vedendomi scrivere 'ste cose?...

turbativa d'asta


ho sognato che avevano inaugurato un'importante casa d'aste proprio qui sotto, vicino la sala del regno dei testimoni di geova, che contemporaneamente celebravano l'ennesima fine del mondo... il mio vicino stava trapanando allegramente come al solito quando la forza pubblica è arrivata e lo ha arrestato con la doppia accusa di frode spirituale e turbativa d'asta... il trapano gli è stato sequestrato, e verrà naturalmente messo all'asta nella prossima sessione... non mancherò di comprarlo a qualunque cifra per poterlo sciogliere nell'acido

uscirne

quando ho iniziato a suonare arrivava sempre qualcuno pronto a dirmi che dovevo metterci dentro me stesso, in quello che suonavo... ci fosse stato qualcuno che si fosse preso la briga di dirmi anche come si faceva poi a uscirne

favola zen... featuring Mozart e mio cugino


Un po' di tempo fa un allievo mi chiese quand'è che uno può definirsi musicista... io gli risposi che poteva iniziare a definirsi tale quando quello che usciva dal suo strumento poteva considerarsi al tempo stesso non migliore del silenzio ma un po' meglio di tutto ciò che uccide il silenzio... era un ragazzo intelligente, di quelli che ci vogliono vedere chiaro, allora mi chiese quando si poteva dire che una cosa era migliore di tutto ciò che uccide il silenzio... gli dissi che allora bisognava conoscere bene cos'è il silenzio, e cos'è ciò che lo uccide... rimase perplesso, anch'io, del resto. 

Tempo dopo , all'improvviso, mi disse che aveva ascoltato bene tutto ciò che uccide il silenzio, ma che il silenzio non era mai riuscito a sentirlo, mi chiese se io ci fossi mai riuscito, gli risposi di no, ma gli dissi che adesso era diventato un musicista, aldilà di tutto quello che c'era ancora da imparare lo era diventato... mio cugino (che non esiste) mi disse che avevo riempito la testa di quel povero ragazzo di cazzate e di dubbi, io gli feci ascoltare un quartetto d'archi di Mozart, lui sorrise beffardo come quelli che trovano conferma al fatto di avere ragione, e mi disse che in quella musica non c'erano dubbi nè cazzate, e che quel ragazzo avrei fatto meglio a mandarlo a scuola da 'sto Mozart.

sabato 19 novembre 2011

callas


ok... domani arriva il bisturi sul mio testicolo destro... e che vuoi che sia... vabbè certo è una rottura di palle... male che vada dopo canterò la Tosca in tonalità originale meglio della Callas...

butterfly


direttamente dal nuovo teatro "la fenice".. siamo pronti per madama butterfly... siamo io e domingo... per la direzione d'orchestra metha zubin e metha' mio cugino premier

before or later


L'unita' di misura del dolore fisico discontinuo è la fitta... le voci dei compagni di degenza e il coro di trapani che stanno sventrando la terapia intensva mi impediscono di concentrarmi sulla fitta che mi scompone i gioielli di famiglia sin da ieri... peccato era sempre meglio del trapano, al quale io sembro essere predestinato... metto sull'ipod i gemiti e gli urli liberatori di un jarrett del 92... cosi' almeno ho la sensazione di non soffrire da solo... ciao, I'll be back, before or later

sulla brina


Perche' non correre liberi sulla brina respirando il fresco del mattino??... Perche' no, cazzo!... Non oso pensare quali sarebbero le conseguenze di un ciondoling a pie' sospinto... il mio gioiello destro non ha ancora deciso la posizione per dormire....

dentro di lei tornerà


In un angolo della mia stanza, col capo riverso, c'è un ventilatore. E' rimasto lì dall'estate, un tempo in cui roteava fiero le sue pale recando sollievo a chi faceva a gara per intercettare quell'illusione di fresco che sapeva regalare. Ora punta sul muro, e mostra con un po' di pudore la sua schiena informe, metafora del tramonto di un gesto a cui forse tutti noi, prima o poi, siamo destinati. Voglio insegnargli la sua dignità di oggetto inutilmente vitale, voglio insegnargli che se anche l'estate non dovesse tornare mai più lui sarebbe come mia madre, che ogni giorno mi regala un sorriso pur non sapendo se sono il bimbo che aveva o l'adulto che non vede più... ma è bella, pettinata e pronta a quell'estate che presto, dentro di lei, tornerà.

mercoledì 16 novembre 2011

442


c'è chi accorda il piano a 440... chi a 442... io farei le ore di 62, o 66... la vita sarebbe più facile, e suonerebbe meglio...

per Renzo...


ogni volta che il sole splende su cio'che resta dell'estate io voglio ricordarti... tu un giorno m'hai detto che al giorno serve la notte per poter tornare nuovo... non ho mai imparato a svegliarmi all'alba come facevi tu, e quando tu tornerai forse io dormiro' ancora, ma qualcosa, come in questo momento, mi dira' che ho perso ancora una volta l'occasione di vederti passare... mi manchi, mi mancano quelle tue caviglie forti ed ancorate al senso che tu davi alla vita... e quelle mani capaci di impararla dalle piante e dal mondo... dicevi che io sapevo far entrare le cose nei suoni e nelle parole, ti piaceva ascoltarmi, ma io ascoltavo i tuoi gesti di uomo giovane capaci di una saggezza antica, imparati senza sforzo da altre mani di uomini vecchi capaci di giovani saggezze... sapevo che io non avrei mai potuto farli miei... troppo tempo speso a lottare con chi voleva che fossi cio' che non sono... troppo tempo speso ad imparare le cose senza sapere che le cose non si imparano, se non guardandole fare a chi come te diceva di non saperle... troppo tempo speso ad ubriacarsi di parole dimenticando che loro stanno gia' li' dentro le cose che esistono, cose semplici da guardare ma difficili da vedere... allora mi manchi, cazzo... mi manca sapere che non potremo mai piu' correre insieme sulla spiaggia in sardegna, perche' io ho perso la forza nelle gambe, ma non la vita, tu incece hai intatta la tua forza, ma non la vita...
mi manca il fatto che quando, come oggi all'alba, passi di qui, mon puoi svegliarmi se non dopo che io mi sono svegliato... ma mi basta guardare una piantina insulsa che scambia un timido sole di nebbia per l'estate e si ostina a crescere per sapere che un giro da queste parti l'hai fatto, stamattina