sabato 19 novembre 2011

dentro di lei tornerà


In un angolo della mia stanza, col capo riverso, c'è un ventilatore. E' rimasto lì dall'estate, un tempo in cui roteava fiero le sue pale recando sollievo a chi faceva a gara per intercettare quell'illusione di fresco che sapeva regalare. Ora punta sul muro, e mostra con un po' di pudore la sua schiena informe, metafora del tramonto di un gesto a cui forse tutti noi, prima o poi, siamo destinati. Voglio insegnargli la sua dignità di oggetto inutilmente vitale, voglio insegnargli che se anche l'estate non dovesse tornare mai più lui sarebbe come mia madre, che ogni giorno mi regala un sorriso pur non sapendo se sono il bimbo che aveva o l'adulto che non vede più... ma è bella, pettinata e pronta a quell'estate che presto, dentro di lei, tornerà.

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