martedì 11 dicembre 2012

una rosa superstite


una rosa superstite, nel giardino qui accanto... il capo è riverso, ma il suo colore è ancora acceso... ha ignorato il suo tempo e le stagioni, è finita ad ingolfarsi come un timido bagliore nei grigiori di nebbia, ma il sole di oggi le rende l'antica grazia, meno accecante, un po' dimessa... votata ad un'inevitabile solitudine che indossa con dignità...
ha fatto la sua scommessa e l'ha vinta, il
 suo premio è l'essere lì, in mezzo ai sempreverdi ed alle piante che aspettano, con nuda pazienza, un'altra primavera...
ma sa intonarsi ai colori dell'autunno, e volare... come il calabrone, che secondo Einstein ha un corpo troppo pesante ed ali troppo piccole, una struttura non adatta al volo... ma lui non lo sa e vola lo stesso...
quella rosa non ha altro motivo per essere lì adesso, se non quello di ricordarci un po' più spesso di chi non ha più ali, e vola lo stesso... sempre è comunque...
quella rosa è lì per loro.

Buongiorno

let's fly... who cares?

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