martedì 11 dicembre 2012

a volte mi interrogo


a volte mi interrogo su una cosa... e se non mi rispondo mi mando alla lavagna, e mi dico: fai uno schema... un disegno... un cazzo di qualcosa... poi spiegamelo con parole tue... ... niente... taccio.
Nel tragitto che fai quando ti rimandano al posto con onta ti senti come nudo sotto la pioggia... me ne vado al posto coltivando rancore nei confronti di quella domanda... mi dico che è sbagliata, c
he è formulata male, che è fuori contesto, che è anticostituzionale,... guardo in faccia chi me l'ha fatta e cerco di trovare un indizio di malafede... gli indizi di malafede si colgono guardando bene le narici... se c'è un tremolio palpitante nelle narici di chi ha fatto una domanda e sta aspettando la risposta allora ok, non c'è malafede... se invece sono immobili e contratte allora sì, quella è una domanda sbagliata e tendenziosa...
allora mi dico che in fondo io amo le domande sbagliate, perché sono le uniche che ti permettano di inventare una risposta giusta...

buongiorno
Ask the dust... dice John Fante ( ma sta cosa qui sopra non l'ha scritta lui... figuriamoci, poverino... )

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