martedì 11 dicembre 2012

il vento distratto


Qualunque cosa fosse, era un tuo segreto. Io rispetto i segreti.
Amavo anche la tua parte sommersa, i miti abissi tiepidi del tuo mare in cui nuotavi nascosta al mondo... a volte li vedevo affiorare ed affacciarsi piegando le tue parole oltre il buon senso.
Anch'io ho un mare segreto che agita le mie note come onde, oltre il suono che hanno, oltre lo spegnersi sulla risacca...
Qualunque fosse il 
tuo segreto era già dentro le mie note, e quella sera ho visto più volte il fondo di un bicchiere, e l'ho suonato al mondo...
Quando un segreto prende il nome di musica nessuno può capire cos'è, ma tutti capiscono che è un segreto.
Poi hai deciso di rivelarmelo, tenendomi stretta la mano... la tua era un fremito contratto, la mia un posto caldo e morbido. Così ho saputo dalle tue parole che eri un'altra... un altro nome, un'altra vita, e un'intera costellazione di altri segreti.
Mi parlavi come fossi già via lontano...
Io, con parole di uno stupore arreso, ti dissi che non volevo dire niente, che sarei andato via, oltre un oceano, a smettere di cercarti.
Non ti volevo più, non volevo rubarti ad altri nomi ed altre vite, non volevo lottare per ciò che era stato solo una bolla d'aria nel tuo mare... volevo la superficie, e volare via...
giovani ali frenetiche mi hanno portato via, molto oltre il buon senso.
Ho imparato a suonare i fondali dei mari in affitto... ho imparato a correre vie le mie note con una mano che non era più calda e morbida... per anni mi sono chiesto chi eri veramente, e se veramente eri...
Poi ho imparato che gli amori sono bolle d'aria rovente, o tiepida, in braccio ad un vento distratto che può farle scoppiare all'improvviso, oppure portarle a spasso per una vita intera...
Quello che puoi fare è continuare a suonarli oltre il buon senso, allearti con il vento distratto e camminare con lui.

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