martedì 11 dicembre 2012

non mi fa male niente


spesso gli anziani ti parlano dei loro acciacchi, dei loro malanni che hanno radici avventurose e lontane... della tosse asinina che avevano da giovani ma che è scomparsa dalla nomenclatura medica, quindi guarita... convivono con gli sfregi e le ferite della vita che continuano a sanguinare, ma il loro eco s'è spento... a volte torna di notte, nei sogni, dove ogni dolore si rappresenta con visi e 
gesti che ti amano, ti odiano, fuggono via o corrono verso te... 
le ossa fanno male, perché non reggono solo il corpo, ma tutto il corpo di un presente che va dove non puoi piú capirlo e seguirlo...
spesso gli anziani si lamentano dei loro mali, dei loro guasti per i quali non si trovano più i pezzi di ricambio, ma alla tua più piccola battuta rispondono con un sorriso ampio e rugoso...
spesso gli anziani ti raccontano i loro dolori, alzano le labbra e ti mostrano i loro nuovi fulgidi denti inattaccabili da tutto, anche dall'eternità...
spesso gli anziani vivono accanto ai loro dolori inevitabili come fossero rumori di scena degli ultimi anni della loro vita, ci parlano, li salutano, li presentano al medico che già li conosce, te li raccontano, e possono farlo perché hanno sconfitto il dolore più grande... il dolore di esistere... 
e aspettano, al riparo dagli spifferi, di cominciare a vivere per sempre...
io li ascolto, e vado con loro... poi però torno... 
e non mi fa male niente... 
un cazzo di niente

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