domenica 4 novembre 2012

fisarmonica addosso


ci hanno insegnato che si deve sempre tenere un occhio alla via d'uscita... e così capita di attraversare scampoli di paradiso pensando sempre a come uscirne...
m'ero addormentato, sognavo di suonare la fisarmonica... mi arrampicavo su cadenze solenni, poi modulavo con guizzi leggiadri su melodie arcinote a tutti tranne che a me... mi veniva tutto così bene... guardavo le mie dita muoversi con vir
tuosismo su quello strumento così capace di prendere in braccio la gente e portarla dove vuole andare, vestita a festa e con un lampo di danza nei passi...
poi ho cominciato a pensare... cazzo ma quando smetterò non so come si poggia a terra questo strumento... e nemmeno come si toglie dalle spalle... così la musica ha cominciato a perdere quota, e mi sono impantanato in un tico tico che diventava sempre più lento e sfibrato, fino a planare in quattro note sfiatate... 
la gente mi guardavo come fossi un icaro che s'era bruciato le ali da solo...
sempre così, nella vita...

adesso c'ho ancora sto cazzo di fisarmonica addosso, e vorrei dormire

Nessun commento:

Posta un commento