domenica 4 novembre 2012

aveva un posto


aveva un posto, l'ha lasciato. Aveva una casa, ne ha smarrito le chiavi. 
Aveva un amore, ha lasciato che se ne andasse. 
Aveva un modo di vivere, ne ha rimescolato le carte.
Aveva amici che frequentava, ora frequenta la loro assenza.
Non erano tutte queste cose che lui rifuggiva, era il fatto di averle che lo faceva sentire sempre sazio...
É ripartito dal non avere altro che sé stesso, e s'é accorto di averlo dato per scontato sempre... come in una coppia c'é sempre uno dei due che prima o poi dice all'altro "tu mi dai per scontato/a"... e l'altro/a pensa "ma no, cazzo, io continuo a pagarti a prezzo pieno..."
Così ha preso le distanze anche da sé stesso... é ripartito dall'essere niente più che un involucro... si sentiva leggero e volatile, ogni piccola cosa del vivere lo sollevava in aria... aveva addosso l'alone dello stupore nuovo, e quella tipica faccia di chi non indossa niente... 
ma aveva il mondo dentro, e lo spendeva in parole, spiccioli di pensiero e moneta umana... oppure lo spendeva in un lungo tacere ascoltando musiche che non hanno bisogno di parole...
ha preso a girare il mondo stando fermo, ha iniziato il suo viaggio che consiste nel lasciarsi incontrare dalla gente e dalle cose...
ora si nutre di tutto ciò che di lui si nutre...
piace a tutti...
tutti vogliono sapere chi é...
tutti vorrebbero conoscerlo, mio cugino...
Buongiorno...
needn't to look so far away

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