giovedì 15 marzo 2012

tepore

c'e' altro, oltre al tepore...
c'e' la sensazione di poter abitare meglio lo spazio... stirarsi, allungarsi e sgranchire i sensi...
camminare davanti al mare di una citta' di mare, nel porto di ancona, ed avere la netta sensazione di un abbraccio di salsedine... che ti viene incontro senza ferirti il viso con le sferzate del suo vento di abissi freddi... che sembrava volerti tenere a distanza... che giocava le carte del suo gelido inverno nel tratteggio di un valico, di un netto confine a ricordarti come tu non puoi essere lui, se lui non accetta di farsi contenere dentro di te... e lo fa ricordando alle tue guance gelate che tu non sei lui, se lui non lo vuole.., 
ora il mare si lascia avvicinare di nuovo... puoi denudarti i piedi, se vuoi, e sentire di nuovo il suo sale che ti veglia e ti sveglia la pelle..
ora la gente che e' stata a lungo dietro un vetro caldo dentro e freddo fuori si affaccia oltre, e ti guarda, e si lascia guardare... 
ora le facce si animano ancora di uno stupore nuovo, ma vecchio di sempre... ogni cambio di stagione che va verso la luce calda sembra ogni volta definitivo e mai visto prima... poi s'appassisce nell'abitudine quando la lumaca gigante della memoria ci raggiunge e ci ricorda che e' sempre stato cosi', da quando siamo nati... che la nostra vita e' scandita da cambi di stagione... che la nostra storia e' disseminata di passaggi da stagione e stagione... e, sia che siano decisi da noi oppure dal mondo, e' bello godersi le fugaci virgole di stupore dei cambi di passo... perche' e' li' che i passi ritrovano ogni volta un po' della loro forza... 

buongiorno...
I'll be back home, before or later 

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