giovedì 15 marzo 2012

gibson del 59

ieri sera ho suonato di nuovo con la mitica gibson del 59 che comprai in modo rocambolesco quando avevo poco piu' di vent'anni e meno di una lira... l'ho portata ovunque, e' memore di esaltanti e sciagurate imprese... si e' prestata a stravolgimenti di suono d'ogni sorta senza mai dire niente... ha la tastiera consumata, e i liutai si chiedono come io faccia a suonarla... io rispondo che quella si chiama "confidenza"... una cosa importante e molto rara, nella vita... quella chitarra l'avevo pagata una scocchezza ed ora, grazie al delirio del culto del vintage, vale migliaia e migliaia di euro... non e' per questo che la porto raramente in giro se non negli studi di registrazione... e' che lei ha solo un anno in meno di me, e conosce i miei giorni belli e quelli bui... si adatta con indifferenza a qualunque sistema di amplificazione, e mantiene sempre la sua impronta, che ormai e' fusa con la mia, e non sempre sono sicuro che questo le piaccia... sembra sapere sempre quello che voglio fare, e si piega docilmente ai miei umori stralunati ed ai miei lampi di fulminea esaltazione con benevole complicita'... questo si chiama "confidenza"... il motivo per cui spesso suono altre chitarre non e' dovuto solo alla necessita' di fare i conti con strumenti dalle identita' diverse... e' che spesso capita che la grande confidenza paradossalmente ci imbarazzi di piu'... quando parli con una persona con cui sei in grande confidenza, e che sa praticamente tutto di te, qualunque cosa tu dici viene messa in relazione con tutto il tuo essere sempre stato... e i guizzi di incoerenza diventano subito tradimenti... eppure la confidenza antica ti permette anche di non doverli spiegare... calvino in un articolo disse che la coerenza non e' per forza un valore, perche' contiene anche il suo contrario... essere incoerenti sempre diventa essere coerenti... la "confidenza" invece e' un valore, perche' annulla il piu' possibile la distanza, non ci sono piu' i diaframmi dell'autorappresentazione, e questo rende possibile parlarsi anche solo con i gesti e gli sguardi, o con i silenzi al telefono... (che pero' hanno un costo)... la confidenza e' quando mia nonna mi guardava con il rosario che le affiorava muto sulle labbra, e alla fine, senza che io le avessi chiesto o detto nulla, pronunciava un tiepido "si'"... la confidenza e' quella che hai con te stesso nei momenti in cui stai bene, e quello che sei non ti crea imbarazzo... quella chitarra non la vendero' mai... ma siccome sono d'accordo con calvino a proposito della coetenza voi fatemi delle offerte... mio cugino mi ha offerto il suo camper piu' una dacia duster... ma odio i camper ed ho appena cambiato la macchina...
buongiorno a voi miei/e cari/e confidenti-confidentesse... 

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