domenica 5 febbraio 2012

in finito

Questa cosa e' la piu' grande che mi sia capitata in tanti anni di scuola... a tavola con bambini che non conosco: ... una bimba mi chiede quanto fa infinito + infinito... io rispondo che fa infinito... lei mi dice che l'infinito e' troppo lungo, che non ci sta nel quaderno... che palle... 
il concetto di infinito quindi per i bambini e' qualcosa che suscita curiosita' ma e' incontenibile nel loro eterno presente... ancora non sanno che e' incontenibile anche per i grandi... nonostante ad un famoso marchigiano poeta da pelliccia abbia ispirato una lirica di tutto interesse noi gli diamo continuamente nomi diversi e ce lo rappresentiamo come qualcosa di opposto alla nostra dimensione che e' permeata di cose imperfette e finite... io invece penso che proprio perche' siamo capaci di contemplarlo dentro di noi lui svanisce in una proiezione mitica e non ci accorgiamo che ad essere infiniti siamo noi... tutto sto sproloquio per dire che i bambini ancora una volta hanno ragione... l'infinito, che palle!... non entra in nessun quaderno!...

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