venerdì 13 gennaio 2012

a volte

a volte sarebbe bello che tutto non avesse spigoli, e che si potesse camminare liberamente a piedi nudi nella vita... con lo sguardo che si mantiene sempre a mezz'aria... pronto, ad ogni suggestione, ad essere sospinto in alto a colpi d'ala...
a volte invece sono proprio gli spigoli a dare una forma, ad imporre direzioni e correzioni di rotta improvvise ed impreviste, a regalarci quella sensazione di smarrimento da cui nasce inevitabilmente un orizzonte nuovo, fatto anche di luoghi che non volevamo vedere, ma che alla fine ci regalano una prospettiva diversa...
non mi riferisco necessariamente a questioni mistiche o esistenziali, ma anche a cose come questa... una volta, da piccolo, mi sono perso a dogana bassa e non avevo piu' riferimenti visivi, tutto mi sembrava diverso ed ero sicuro che non avrei piu' trovato la strada per tornare a casa... brancolavo nell'ignoto come il nonno di amarcord nella scena della nebbia... poi mi sono trovato ad andare a sbattere contro la mia bicicletta appoggiata ad un muro enorme che non avevo mai visto, ed invece era quello della mia casa, quello di dietro... seguendo angoli e spigoli ho ritrovato il portone, le scale, mia mamma... non mi ero mai accorto che tutto fosse cosi' grande, cosi' bello e cosi' misterioso...
ho imparato due cose: la prima e' che anche i tuoi angusti recinti possono essere distese sconosciute e sconfinate... l'altra e' che il senso d'orientamento nel mio dna si sono scordati di metterlo, e ancora adesso, se vado a dogana bassa, devo stare attento a non perdermi... pero' mi godo tutti gli spigoli... col navigatore sempre a portata di mano, magari...

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