venerdì 13 gennaio 2012

tenere il mare

c'e' chi passa tempo e tempo a figurarsi il futuro... arriva il fine settimana e si abbozza mentalmente gia' la prossima, a volte scende pure nei dettagli... ogni volta che ci ho provato sono stato irriso da una quantita' talle di variabili impazzite che sono intervenute l'una dopo l'altra a correggere, e a volte stravolgere, il canovaccio del mio affresco che sembrava cosi' reale ed ineluttabile.
Anche solo una piccola variabile dovuta al caso, alla sfiga, alla fortuna o a chi volete voi, puo' mandare le cose in direzione opposta, o comunque imprevedibile... una volta un mio illuminato insegnante, a proposito di come riuscire a reagire in tempo reale alle piccole o grandi variabili che il momento che stiamo cavalcando tiene in serbo per noi, mi disse che una buona barca sa tenere il mare quando e" in grado di riuscire ad avere un dialogo con la sua estrema suscettibilita', con i suoi sussulti imprevedibili... ma poi il marinaio deve saper dialogare con lei a sua volte, se vuole andar per mare.
Ho capito che aveva ragione quando il mare della vita mi ha riservato tempeste, cambi di vento, bonaccia... l'ho capito suonando, quando il mare era l'imprevedibilita' di cio' che avrebbero fatto gli altri del gruppo, la mia, quella del luogo o del pubblico... l'ho capito insegnando, quando il mare sono gli impulsi vividi dei bambini che hai davanti... l'ho capito con i miei figli, con cui avrei voluto condividere anche le piu' recondite dinamiche del cuore... l'ho capito con le persone amate, con gli amici... che spesso rischiamo di cristallizzare in un'immagine standardizzata che abbiamo di loro...
ma l'ho capito anche con me stesso, il mare profondo e vivo di quello che sono, con la mia dimensione conscia ed inconscia... con i miei sensi spesso in balia delle onde come quelli di tutti...
c'e' un film di cui ora non ricordo il titolo, dove il protagonista e' costretto a rivivere in continuazione sempre lo stesso giorno... il 13 agosto, che tra l'altro e' la data del mio compleanno... incontra le persone che naturalmente rifanno le stesse cose, e lui, che sa gia' cosa succedera', all'inizio crede di essere in vantaggio e di poter agire per influenzare a suo favore gli eventi... ma ogni giorno fa cose diverse, e alla fine ha nostalgia del primo giorno, quelli in cui aveva interagito d'impulso con gli eventi.
La mia agenda mentale, quella che tenta di dare un ordine al futuro immediato, o a quello piu' in la, e' piena di contenitori vuoti che non so come verranno riempiti... l' unica cosa che so e' che devono essere in grado di tenere il mare...
All'IKEA ce ne sono di buoni, e costano poco... ma devi saperli montare

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